L’ESPERTO RISPONDE

Più Facile è un percorso che rientra fra le diete normoproteiche ipocaloriche di breve durata. Si basa, infatti, sull’assunzione di proteine in polvere associate ad alimenti naturali con scarso contenuto di carboidrati.

Sì solo se si è in buono stato di salute e se ci si attiene a durata e dosaggi indicati nel protocollo di trattamento contenuto all’interno della confezione.

Sì come tutte le diete proteiche risulta controindicato in caso di insufficienza renale, gravi patologie cardiache ed epatiche, malattie tumorali, gravidanza ed allattamento, patologie infettive in atto, patologia tiroidea ecc.

Dipende dal farmaco assunto per cui, se si assumono farmaci abitualmente, occorre consultare il medico che li ha prescritti.

Il calo di peso varia in funzione di sesso, età e metabolismo basale del soggetto e dell’attività fisica svolta durante il percorso. Se le indicazioni del protocollo di trattamento vengono rispettate, si possono perdere mediamente 1,5-2 chili a settimana di massa grassa.

No perché durante il trattamento nell’organismo si attiva una chetosi nutrizionale e i chetoni prodotti hanno un effetto fisiologico anoressizzante.

Sì è importante un’abbondante idratazione (1,5-2 litri di acqua al giorno) per mantenere un’efficace funzione renale e garantire il fabbisogno idrico dell’organismo.

No, è un trattamento normoproteico che fornisce le proteine mediamente necessarie nell’arco della giornata.

Sì. È opportuno anche svolgere attività fisica moderata e adeguata alle proprie possibilità.

L’aumento di peso è spesso associato a ritenzione di liquidi che il drenante D-dren aiuta ad eliminare e ad un ridotto metabolismo basale che il termogenico contribuisce a stimolare. Entrambi agiscono in sinergia con il proteico in buste potenziandone l’azione. Il loro uso è consigliato durante il trattamento dietetico (fase 1 e 2) e successivamente anche nel mantenimento.

È consigliato a chi, in seguito ad un aumento di peso, vuole ritornare in forma, in particolare se il BMI (indice di massa corporea) indica un sovrappeso.

Il BMI (o IMC = indice di massa corporea) è il valore numerico ottenuto dal rapporto tra il peso espresso in kg e l’altezza espressa in m al quadrato. È l’indicatore oggi più utilizzato nella valutazione clinica e nella classificazione del sovrappeso e dell’obesità.

Valori di riferimento

  • Sottopeso < 18.5
  • Normopeso da 18.5 a 24.9
  • Sovrappeso da 25.0 a 29.9
  • Obesità di classe I (moderata) da 30.0 a 34.9
  • Obesità di classe II da 35.0 a 39.9
  • Obesità di classe III BMI > 40

Sì, nell’ambito di trattamenti e interventi predisposti dallo specialista (es. chirurgo, nutrizionista ecc.) a cui, in questi casi, è opportuno affidarsi.

Sì se, al termine del trattamento, si adotta un’alimentazione bilanciata contenente tutti i nutrienti necessari (proteine, carboidrati e grassi), con apporto giornaliero di calorie adeguato al proprio fabbisogno.
Nella prima fase del trattamento è molto ridotto l’apporto di calorie e di carboidrati. È detta “intensiva” ed ha lo scopo di permettere una sensibile perdita di peso.
La seconda fase del trattamento prevede una graduale reintroduzione dei carboidrati verso un’ equilibrio nutrizionale. La perdita di peso è, pertanto, inferiore alla prima fase.

E’ possibile prolungare il trattamento base da 2 a 3-4 settimane. In questi casi è consigliabile fare la prima fase “intensiva” per le prime 2-3 settimane e la seconda fase di “riequilibrio” nell’ultima settimana.

Si il trattamento può essere ripetuto più volte nel corso dell’anno. Fra un trattamento e l’altro è consigliabile, però, seguire per alcuni mesi una alimentazione bilanciata che consenta all’organismo di raggiungere un adeguato equilibrio nutrizionale.
Sì ma gradualmente fino ad arrivare a una quantità corrispondente al 40% circa del totale delle calorie giornaliere e associandoli agli altri nutrienti necessari per l’organismo, cioè proteine e grassi, che forniranno invece il restante 60% circa del fabbisogno calorico della giornata.
In alcuni soggetti possono comparire lievi effetti collaterali quali astenia e ipotensione che, di norma, scompaiono dopo i primi 2-3 giorni e che possono essere controllati con abbondante idratazione e con l’aggiunta di adeguate quantità di sale ai cibi consentiti ingeriti ai pasti.
Le buste contengono proteine del latte certificate e controllate perché sono le proteine con il valore biologico più alto rispetto ad altre esempio le proteine vegetali
Chi soffre di queste condizioni deve consultare il proprio medico. Sono comunque sconsigliate per chi ha un’evidente intolleranza al lattosio.

No perché il proteico in buste contiene anche sali minerali e vitamine per garantire un adeguato apporto anche di queste sostanze.

Sì. Un’attività fisica proporzionale alle proprie possibiltà è opportuna sia durante il trattamento, per favorire la perdita di peso, che successivamente, fatta con costanza, per mantenere i risultati.