Obesità, sovrappeso e artrosi osteoarticolare
L’osteoartrosi è una malattia cronica frequentemente causa di inabilità.
In Italia ne sono affetti almeno 4 milioni di soggetti.
I principali fattori predisponenti dell’artrosi sono:
- Età
- Familiarità
- Attività fisica stressante per le articolazioni
- Disturbi endocrini
- Esiti di infortuni ed interventi chirurgici
- Obesità e sovrappeso
Obesità e sovrappeso determinano un elevato rischio di insorgenza di patologie osteoarticolari perché favoriscono la comparsa di stati infiammatori e problematiche meccaniche:
- Il tessuto adiposo produce una serie di sostanze ad azione infiammatoria (citochine, leptina, adiponectina) che alterano i processi biologici della cartilagine, determinando patologie artrosiche.
- L’eccessivo carico nei soggetti obesi o in sovrappeso comporta una maggiore e precoce usura della cartilagine articolare da cui origina l’artrosi.
Le articolazioni più a rischio sono il ginocchio e l’anca. I soggetti in condizioni di eccesso ponderale hanno in media 16,5 volte in più la probabilità di sviluppare patologie artrosiche a carico del ginocchio, mentre il rischio di artrosi dell’anca è 1,7 volte maggiore nei soggetti che hanno BMI >28.
Il trattamento precoce di sovrappeso e obesità permette di ottenere una riduzione della incidenza di patologie osteoarticolari e la riduzione del numero di procedure chirurgiche ad esse correlate.
Una adeguata preparazione dei pazienti destinati alla Chirurgia (protesi ginocchia e anca) migliora l’esito delle procedure chirurgiche e riabilitative.
Il calo di peso nei soggetti in sovrappeso e obesi ha un importante ruolo nella prevenzione e nella cura delle patologie osteoarticolari.
Una riduzione del 5% del BMI è in grado di determinare una significativa riduzione del dolore e della inabilità.
Il trattamento dietetico chetogenico rappresenta un valido strumento per ottenere in tempi rapidi risultati significativi.